martedì 30 giugno 2009

Mercoledì a Sarroch i Jethro Tull aprono il settimo Summer Groove

Anche quest'estate il grande rock fa tappa a Sarroch (CA). Dopo le memorabili apparizioni degli anni scorsi di gruppi come Deep Purple, Simple Minds, Motorhead, Tuxedomoon e Jefferson Starship, altre due band storiche approdano nella cittadina costiera a una ventina di chilometri da Cagliari: i Jethro Tull, questo mercoledì (primo luglio), e i Gong di Daevid Allen, sabato 4. Così, con due icone del “progressive rock”, apre i battenti la settima edizione del Sarroch Summer Groove, consueto appuntamento dell'estate organizzato dalla cooperativa Vox Day con il contributo del Comune di Sarroch (Assessorato alla Cultura e Spettacolo) e della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato allo Spettacolo e Attività Culturali e Assessorato al Turismo).

Si comincia, dunque, con i Jethro Tull, al centro dei riflettori dello stadio comunale, mercoledì (1 luglio) alle 21:30. Guidata dal suo carismatico leader, il flautista e cantante Ian Anderson, la band inglese ha celebrato l'anno scorso quattro decenni di attività. Un cammino iniziato nel 1968 e costellato di successi e album memorabili, come This Was, Stand Up, Benefit, Aqualung, Thick As A Brick. Autentiche pietre miliari del "progressive rock" su cui i Jethro Tull hanno scolpito la formula del loro successo musicale, una riuscita miscela di rock, folk e blues. Ian Anderson e soci - Martin Barre alle chitarre (con i Jethro Tull dal 1969), Doane Perry alla batteria (25 anni di militanza nella band), John O’Hara alle tastiere e David Goodier al basso - ritornano ora in Italia, dove contano da sempre tanti tifosi, con un tour che prende il via proprio dalla Sardegna: un'altra ottima ragione per non mancare alla serata inaugurale del settimo Sarroch Summer Groove.

I biglietti, a 28 euro (33 euro al botteghino la sera del concerto), si possono acquistare in prevendita a Cagliari al Box Office (v.le Regina Margherita, tel. 070 657428), da Piazza Repubblica Libri (piazza Repubblica 23, tel. 070 308394), al tabacchino di Piazza Yenne, da Manifattura Karalitana (via Donizetti 84/a, tel. 070 499596) e Storie di Chaplin (via Castiglione 87/89); a Quartu Sant'Elena al Sunflower Cafè (via Diaz 45, tel. 070 837101), a Selargius al Bar Tabacchi Expression (via Trieste 18), a Sarroch all'Antico Caffè (piazza Repubblica) e al Bar Tiddia (via Cagliari, 175), a Nuoro da Brillantina (corso Garibaldi 129, tel. 0784 35545) e Mousiké (via Gramsci 48, tel. 0784 208008), a Sassari da Messaggerie Sarde(piazza Castello 11, tel. 079 230028) e Ticket OK (via Tempio 65, tel. 079 278275). Biglietti in vendita anche online attraverso il sito http://www.vivaticket.it/.

Mercoledì botteghino aperto allo Stadio Comunale di Sarroch a partire dalle ore 18,30. Cancelli aperti alle 19,30.

Con il concerto dei Jethro Tull ritorna, come le scorse estati, il servizio di bus navetta che collega Cagliari con Sarroch in occasione degli appuntamenti del Summer Groove. Partenza da piazza Matteotti alle 19 (appuntamento alle 18.30), rientro in città al termine del concerto. Sei euro il prezzo del biglietto di andata e ritorno; prenotazione telefonica al numero 070840345 o per posta elettronica all'indirizzo info@voxday.com.

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I Jethro Tull si affacciano sulla scena del rock nel 1968 con l'album This Was: il leader del gruppo, Ian Anderson, invece della chitarra o delle tastiere suona il flauto, dando colore a un sound originale che sa di blues ma con innesti jazz e rock. Una miscela tanto esplosiva quanto affascinante. Autore della maggior parte dei brani, Ian Anderson con il passare degli anni avrebbe consolidato la sua posizione all'interno del gruppo scrivendo una serie di successi che hanno fatto la storia del rock - Aqualung, Thick as a Brick e Songs from the Wood, per citarne alcuni - e venduto milioni di dischi in tutto il mondo.

Negli ultimi mesi del 1967, quattro capelloni di belle speranze si erano ritrovati a Luton, cittadina del Bedfordshire, nel sud dell'Inghilterra. I talenti genuini e assai poco accademici di Ian Anderson, Mick Abrahams, Glenn Cornick e Clive Bunker si unirono per dar vita alla formazione originale dei Jethro Tull. Il gruppo riuscì a guadagnarsi un posto fisso al famoso Marquee club di Londra, ma solo dopo alcune false partenze con altri nomi (Navy Blue, Ian Henderson's Bag 'o Blues, Jethro Toe e Candy Coloured Rain).

Già nel marzo del 1968 i Jethro Tull si erano costruiti un loro seguito sulla scena del blues revival. Dopo le apparizioni a Hyde Park e al Sunbury Jazz and Blues Festival nell'estate del '68, la band allargò i consensi pubblicando This Was, album che, pur pagando un tributo alla tradizione blues dalla quale proveniva la band, conteneva già accenni di influenze più ampie che sarebbero diventate evidenti dopo l'uscita del chitarrista Mick Abrahams. Con l'allora incerto rimpiazzo di Martin Barre, i Jethro Tull si imbarcarono all'inizio del 1969 nella registrazione di un disco che sarebbe diventato una pietra miliare, Stand Up: disco eclettico, con la sua miscela di influenze classiche, jazz e folk, ottenne uno straordinario successo in patria, raggiungendo il primo posto nelle classifiche inglesi, e aprì al gruppo nuove opportunità in Europa e negli Stati Uniti.

Inizialmente oscurati dai Led Zeppelin e da altri big, i Jethro Tull iniziarono un'irresistibile ascesa ai piani alti dello star system americano, che sarebbe culminata nei tre anni successivi con le copertine su Time e Rolling Stone, cinque serate al Forum di Los Angeles e tre al Madison Square Garden di New York. Alcuni singoli di successo incrementarono la popolarità di Ian Anderson e soci: tra questi, "Living in the Past", scritta durante il primo tour negli USA, nel 1969, servì a tenere alto il nome dei Jethro Tull anche in Inghilterra. Ma più dei singoli, erano gli LP nel loro complesso a funzionare e a imporre il gruppo ai vertici della scena progressive con "Aqualung" e i concept album "Thick as a Brick" e "A Passion Play".

Prima rock band dai tempi dei Beatles a suonare allo Shea Stadium di New York, i Jethro Tull conquistarono il trono delle performance dal vivo nel Nord America. Con due album al numero uno negli Stati Uniti e successi nelle classifiche di tutto il mondo, il gruppo si stacco progressivamente dal lato più commerciale delle incisioni e dei tour. Nel corso degli anni '70, '80 e '90 fino al nuovo millennio, dischi e concerti hanno mostrato ad ogni latitudine la credibilità artistica di un complesso sempre capace di rinnovarsi.

Dopo quarant'anni di attività musicale, una trentina di album all'attivo, più di cinquanta milioni di dischi venduti, oltre duemilacinquecento concerti in quaranta paesi diversi, i Jethro Tull sono ancora sulla cresta dell'onda, impegnati mediamente in un centinaio di concerti all'anno che richiamano qualcosa come trecentomila spettatori: vecchi e nuovi fans, giovani ed ex giovani, tutti stregati dall'inconfondibile sound di Ian Anderson e soci.

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