giovedì 3 settembre 2009

XXI Seminario Nuoro Jazz nel capoluogo della Barbagia

Battute conclusive per il ventunesimo Seminario Jazz di Nuoro: alla Scuola Civica di Musica di via Tolmino le ultime ore di lezione si concentrano sul consueto saggio finale degli allievi, in programma quest'anno a Ghilarza e dedicato ad Antonio Gramsci, che sabato (5 settembre) porrà il sigillo sulle undici giornate di studio della teoria e della pratica jazzistiche organizzate dall'Ente Musicale di Nuoro per la direzione artistica di Paolo Fresu. La rassegna di concerti che accompagna l'iniziativa didattica ha invece altre pagine ancora da sfogliare fino a domenica. Domani (venerdì 4), per esempio, sono due gli appuntamenti con la musica dal vivo. Alle 19, tappa a Onanì, piccolo borgo a una quarantina di chilometri da Nuoro, a metà strada fra Bitti e Lula: in piazza Funtana Manna è di scena il Circumstances Quartet, formazione tutta sarda che affianca alla voce di Pina Muroni (cantante approdata al jazz proprio grazie ai seminari nuoresi) il pianoforte di Mariano Tedde, il contrabbasso di Paolo Spano e la batteria di Luca Piana. In serata la rassegna fa rientro a Nuoro per ultimo concerto in programma nel capoluogo barbaricino: alle 21 il Teatro Eliseo offre il suo palco al “Concerto Grosso (L'eccezione e la regola)”, una suite di danze in sei movimenti firmata da Bruno Tommaso che vede impegnati la sassarese Orchestra Jazz della Sardegna e cinque tra i migliori ex allievi dei Seminari, oggi professionisti della musica: l'arpista Marcella Carboni, la pianista Silvia Corda, il fisarmonicista Graziano Solinas e i trombettisti Antonio Meloni e Giovanni Sanna Passino. Una coproduzione dell’associazione Blue Note Orchestra di Sassari, del Time in Jazz di Berchidda e dell’Ente Musicale di Nuoro, consorziati sotto l'insegna del network NUBES. Grande protagonista del jazz “Made in Italy”, Bruno Tommaso in quest'opera � già applaudita due settimane fa a Time in Sassari (il prolungamento sassarese del festival Time in Jazz di Berchidda) - utilizza linguaggi mutuati dalla tradizione classica, contemporanea e dal patrimonio della musica etnica della Sardegna, trasponendoli in una formula tipicamente jazzistica che affianca gli strumenti solisti al vasto organico dell’Orchestra: Antonio Camarda e Giovanni Agostino Frassetto ai flauti, Luca Lanza, Dante Casu, Massimo Carboni, Teodoro Ruzzettu e Marco Maiore ai sassofoni Luca Uras, Francesco Lento e Pietro Pilo alle trombe Gavino Mele e Roberto Chelo ai corni, Salvatore Moraccini e Emiliano Desole ai tromboni, Roberto Tola alla chitarra, Alessandro Zolo al contrabbasso e Luca Piana alla batteria.

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