mercoledì 9 giugno 2010

Mostre Sardegna: Vanina Sechi "Poesia e potere del colore" all'Exmà di Cagliari

Oggi, mercoledì 9 giugno, alle ore 18.30, sarà inaugurata al Centro Comunale d’Arte e Cultura Exmà di Cagliari la mostra "Vanina Sechi. Poesia e Potere del colore".
La mostra, curata da Marzia Marino e patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari, a distanza di due anni dalla sua scomparsa, porge un omaggio ad un’artista che, nata ad Oristano nel 1924 e cresciuta a Cagliari, ha trascorso quasi tutta la sua vita tra gli Stati Uniti e il Canada, lontana dalla scena artistica locale.
Dopo la laurea in Filosofia, conseguita a Firenze nel 1951, si trasferisce in Danimarca concentrando le sue ricerche sul pensiero di Soren Kierkegaard. In questo periodo Vanina Sechi esplora le tonalità livide e l’espressionismo tragico della pittura di Edvard Munch, producendo tele acromatiche appena toccate da semitoni azzurri e opachi infusi di luce, in accordo con i colori atmosferici del nord in cui vive.
Nel 1966 ottiene presso l’Università di Yale una borsa di studio Fullbright, il programma di scambio culturale tra Stati Uniti e Italia, per la ricerca artistica e gli studi filosofici. E’ la prima donna sarda a recarsi nella prestigiosa Università americana. Da allora non lascerà mai più il Nord America, stabilendosi prima a Washington, dove vive anche una delle sorelle, Bice, docente di Fisica Nucleare presso l’Università del Maryland, e poi a Toronto, in Canada, dove insegnerà estetica presso l’omonima Università.
Nel 1967 viene invitata a un congresso di filosofia e arte a Mexico City. Vede dal vivo le opere di Siqueiros e Rivera e ne rimane affascinata. Decide quindi di trasferirsi in Messico dove resterà fino al 1970. Sono gli anni dei colori accesi, delle tele a olio raffiguranti cactus, piante, fiori, anni fondamentali per la sua crescita artistica e per la sperimentazione di tecniche nuove.
Nel 1976 si reca a Parigi per approfondire ulteriormente la dinamica del colore.
Al suo rientro fonda a Washington la galleria Vita Nuova insieme alla sorella Bice. E’ il periodo di massimo fervore artistico. Nel 1984 la galleria “Vita Nuova” verrà chiusa a causa della morte di Bice. Sconvolta dal dolore per la perdita dell’amata sorella torna a Toronto e dal Canada non si muoverà più se non per brevi soggiorni in Sardegna, nella sua casa di Torregrande, e per partecipare a esposizioni internazionali.
E’ a partire da questo periodo che l’artista sperimenta una nuova tecnica utilizzando la sabbia di Torregrande. Grazie all’interessamento della sorella Mimì e alla tenacia della nipote Laura, le opere, un tempo esposte nella galleria Vita Nuova, rimaste per 24 anni custodite in un deposito a Washington, sono tornate a Cagliari e costituiscono il nucleo principale intorno al quale si è potuta costituire questa importante mostra retrospettiva, costituita da circa 60 opere che ripercorrono le fasi principali dell’attività dall’artista dagli anni Cinquanta fino alla morte (2008).

La mostra, organizzata in collaborazione con il Consorzio Camù, sarà visitabile dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20.

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