venerdì 15 ottobre 2010

Oristano Monumenti Aperti Sabato 16 e domenica 17 ottobre 2010

Dopo le ottomila presenze dell’edizione 2009, per il secondo anno consecutivo Oristano ospita Monumenti Aperti. La manifestazione si svolgerà nelle giornate di sabato 16 e domenica 17 ottobre.
Nelle parole del Sindaco Angela Nonnis e dell’Assessore alla Cultura Luca Faedda la conferma della partecipazione entusiasta del comune alla manifestazione e un ringraziamento a “tutti coloro che in queste Giornate si adopereranno, con passione e competenza, per la migliore riuscita della manifestazione. Cultura ed ospitalità, arte e storia sono mezzi irrinunciabili per la crescita del nostro territorio, specie quando tutto ciò si coniuga con la partecipazione attiva delle nuove generazioni”.


L’ EDIZIONE 2010
Ben quarantuno i monumenti che potranno essere visitati, a fronte dei ventisette dello scorso anno. Accanto ai siti già visitabili nella passata edizione come il Seminario Tridentino, la Torre di Mariano II e l’Antiquarium Arborense saranno sedici le novità: la Biblioteca Comunale, l’Archivio di Stato, la Chiesa di San Sebastiano, il Palazzo degli Scolopi, il Palazzo di Città, il Palazzo Campus-Colonna, la Sede della Fondazione Sa Sartiglia, Piazza Martini, la Chiesa e il convento di San Domenico, la Chiesa e il monastero delle Cappuccine, il Teatro Garau, la Torretta medievale, la Chiesa di San Saturnino, il Santuario Basilica di Nostra Signora del Rimedio, il Portale di Vito Sotto e la Cantina della Vernaccia.
Saranno circa 800 i volontari appartenenti ad associazioni, istituzioni laiche e religiose, musei e scuole coinvolti nell’ organizzazione della manifestazione ed è grazie a loro che i visitatori saranno guidati alla scoperta delle ricchezze di Oristano.

Il coordinamento regionale della rete di Monumenti Aperti è, come sempre, affidato all’ Associazione Culturale Imago Mundi.
La promozione, la comunicazione e la didattica sono realizzate in collaborazione con il Consorzio Camù di Cagliari.


LE NOVITÀ

Tra le novità di questa edizione merita attenzione Palazzo Campus-Colonna, sede degli uffici del Sindaco e della Giunta municipale, dove è esposta un’ampia rassegna di quadri realizzati da artisti che hanno fatto la storia del Novecento sardo come Antonio Ballero, Mario Delitala, Carmelo Floris, Foiso Fois, Pietro Manca; al piano terra si trova inoltre la Fondazione Sa Sartiglia, nata con l’intento di offrire un supporto non solo all’organizzazione della manifestazione ma anche alla sua valorizzazione e promozione come evento culturale che segna la storia e la tradizione della comunità oristanese.
Due edifici legati alla vita civile: la Biblioteca Comunale, fondata nel 1953 che ha sede presso i locali del monumentale ex ospedale ed asilo infantile di Sant’Antonio, e l’Archivio di Stato all’interno del quale sono in mostra circa 12000 registri di tutte le scuole elementari della Provincia dal 1860 e circa 200 registri delle scuole superiori, sempre dal 1860.
Altra novità interessante è il Palazzo di Città che oggi ospita gli uffici tecnici comunali ma,
eretto nell’età di Filippo II di Spagna, ospitò le magistrature della Città Regia a partire dal XVI secolo, edificio che si affaccia sulla Piazza Martini, comunemente detta Piazza Tre Palme per la presenza di tre straordinari esemplari di palma ormai secolari.

Tra gli edifici religiosi la Chiesa di San Domenico, la chiesa più grande dopo la Cattedrale, con l’annesso convento edificati nel 1634 ad opera del nobile oristanese Don Baldassarre Paderi; la Chiesa e il monastero delle Cappuccine, complesso religioso edificato nel 1739 ad opera del facoltoso cittadino oristanese Pietro Ibba, per appagare il desiderio delle sue due figlie di monacarsi; e poi spostandoci nella frazione di Donigala Fenughedu, si trova il Santuario di Nostra Signora del Rimedio, la superstite chiesa parrocchiale di Nuracraba, un piccolo villaggio sorto probabilmente in epoca medievale e scomparso per alluvioni e pestilenze intorno al 1730.
Sempre nella frazione di Donigala Fenughedu, in località Rimedio, troviamo la Cantina della Vernaccia di Oristano, dal 1953 rappresenta con la sua produzione di vernaccia e vini, una della principali realtà produttive del territorio oristanese. La Cantina, merita una visita anche per le opere che l’artista oristanese Carlo Contini realizzò per la cantina. Si tratta di cinque grandi tele raffiguranti temi tratti dalla storia giudicale arborense e ispirati ad alcuni articoli della Carta de Logu d’Arborea.




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