mercoledì 18 marzo 2009

Alghero e Quartu Sant'Elena: QUINTORIGO play Mingus

Arriva in Sardegna “Quintorigo”, uno dei gruppi musicali più originali, alternativi, versatili e interessanti del panorama musicale italiano. La band approderà nell’isola per due tappe esclusive organizzate da La Via del Collegio, ospite della terza edizione della rassegna "La musica che gira intorno", per portare dal vivo i brani dell’ultimo album “QUINTORIGO PLAY MINGUS”, con il quale hanno ricevuto nel 2008, attraverso il prestigioso referendum Top Jazz indetto dalla rivista Musica Jazz, il Premio come ‘Migliore Formazione’ dell’anno.



Il 22 marzo saranno al Teatro Civico di Alghero (inizio ore 21), e martedì 24 marzo a Quartu S. Elena, presso il Teatro Club FBI, in Via Brigata Sassari (inizio ore 22). Sul palco i cinque musicisti della band: Valentino Bianchi al sax, Andrea Costa al violino, Gionata Costa al violoncello, Luisa Cottifogli alla voce, e Stefano Ricci al contrabbasso, per un live e un disco che fondono l’elemento musicale con la dimensione teatrale e documentaristica.
Con questo ultimo lavoro discografico i Quintorigo hanno ottenuto un altro importante riconoscimento al grande impegno artistico che vede nella ricerca e nella sperimentazione il loro vero marchio di fabbrica, spaziando con disinvoltura tra rock, jazz, musica classica, musica contemporanea e pop. Quintorigo play Mingus è un disco dedicato interamente alla straordinaria opera di uno dei geni più innovativi del jazz moderno: Charles Mingus, contrabbassista, pianista e compositore originario di Nogales (Arizona), padre e leggenda dell’universo musicale e jazzistico del Novecento. Il progetto nasce da un amore incondizionato del gruppo per Mingus, sia per l’aspetto artistico, che umano. I brani del CD riproposti in tournèe rileggono in chiave moderna i pezzi più celebri del grande artista statunitense, scomparso trent’anni fa. Qui sono rivisitati attraverso gli arrangiamenti in perfetto ‘sound Quintorigo’ che dichiarano: <>.
Sax, violino, violoncello, voce e contrabbasso nel disco sono affiancati da quattro ospiti molto speciali come Antonello Salis (fisarmonica); Gabriele Mirabassi (clarinetto); Christian Capiozzo (batteria); Michele Francesconi (piano). Dal vivo invece i Quintorigo sono affiancati dalle letture di alcuni passi significativi della autobiografia di Mingus e da proiezioni su maxi schermo di documentari e stralci di concerti dell’eccezionale contrabbassista che fu protagonista e testimone della prima rivoluzione bop e che nel ’45 suonava già a fianco dei mostri sacri come Parker, Gillespie, Powell e Roach.
Anche la scenografia è particolarmente curata per incorniciare la band in un ambiente suggestivo di luci, oggetti e costumi che fondono vintage, postmoderno, tecnologia, old-fashion e cool. L’atmosfera perfetta per creare un coinvolgente e poetico dialogo tra Quintorigo e Mingus, tra jazz e contaminazioni, passato e contemporaneità. Non un tributo, ma una lettura speciale di uno spaccato della società americana prima e dopo la guerra, con riferimento alle tematiche razziali, politiche e di costume, ma soprattutto musicali, viste attraverso il percorso che portò Mingus dai primi passi jazz al leggendario “Ah Uhm” o “The Black Saint And The Sinner Lady”. Musica che i Quintorigo ripropongono in una chiave molto personale, quale cronaca del soffio rivoluzionario socio-politico che affliggeva l’America degli anni ’40 e ’60, in cui la musica jazz dell’epoca fu sostituita dai grandi miti innovatori in una musica completamente nuova. Charles Mingus primo tra questi, che fece del jazz un eccezionale veicolo culturale e di emancipazione per il popolo nero.

Nessun commento:

Posta un commento