Dopo la pausa estiva, riparte la quattordicesima edizione di Monumenti Aperti. E per la seconda volta consecutiva la manifestazione coinvolge San Giovanni Suergiu, che riapre al pubblico i suoi tesori storici archeologici e ambientali dopo lo straordinario successo registrato lo scorso anno con oltre duemila visitatori. “Valorizzare il patrimonio storico - artistico del nostro territorio pensiamo sia il migliore investimento per il futuro ed indispensabile per la crescita della comunità”, hanno scritto nella Guida della manifestazione, curata dall’Associazione Imago Mundi, Gianfranco Ghisu (Assessore Cultura e Turismo), Valentina Cuccu (Assessore Ambiente) e Claudia Secchi (Assessore Servizi Tecnologici e Archeologia).
Undici i monumenti visitabili con tre importanti novità rispetto alle aperture dello scorso anno: la Rupe antropomorfa, la Centrale Termoelettrica e il Nuraghe Candelargius, che andranno ad affiancare la Chiesa di San Giovanni, la Necropoli is Loccis Santus, Medau is Loccis Santus, la Chiesa di Santa Maria di Palmas, il Castello di Palmas, il Nuraghe Palmas, le Trincee sotterranee e Batterie della Seconda Guerra Mondiale, e la Postazione panoramica Matzaccara.
I monumenti saranno visitabili gratuitamente il pomeriggio del sabato 25 dalle ore 15.30 alle ore 19.00 e la domenica 26 dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle ore 19.00. Nei siti del “Medau” di Is Loccis Santus, della chiesa di Palmas saranno inoltre allestite delle suggestive mostre.
Per la visita dei siti archeologici si suggerisce abbigliamento e scarpe comode.
Il coordinamento generale della rete di Monumenti Aperti è affidato come sempre all’Associazione culturale Imago Mundi. La promozione, la comunicazione e la didattica sono realizzate in collaborazione con il Consorzio Camù.
Nelle stesse giornate la manifestazione sarà anche ad Arbus e nei Comuni del Basso Campidano.
LE NOVITÀ’
Rupe Antropomorfa: nelle vicinanze della necropoli, sulla strada che porta al Medau di Is Loccis Santus, nei pressi della località di Crabonaxia, percorrendo un vecchio sentiero si arriva ad un costone roccioso, dove si staglia un’imponente rupe che ha la forma di volto umano. L’enigmatica rupe, di cui non si conosce l’origine, se sia stata scolpita dalla natura o dall’uomo, è detta anche “la sfinge”nel linguaggio popolare. È raggiungibile a piedi, oppure a cavallo mediante alcuni maneggi del posto che organizzano le escursioni anche in occasione di Monumenti Aperti.
Centrale Termoelettrica Santa Caterina: in località Santa Caterina, a un centinaio di metri della statale 126 Iglesias - Sant’Antioco sorge la centrale termoelettrica di Santa Caterina. La centrale entrò in funzione nel 1939, con capacità di produzione di 120 kwh, ed era alimentata dal carbone estratto dalla vicina miniera di Serbariu. Fu costruita, principalmente, per servire le zone minerarie e per integrare gli altri impianti idroelettrici e termici, ai quali era collegata. L’esercizio della centrale venne a cessare dal 1963, fino alla definitiva chiusura nel 1965.
Centrale Termoelettrica Santa Caterina. Foto: Flickr/ToptyUndici i monumenti visitabili con tre importanti novità rispetto alle aperture dello scorso anno: la Rupe antropomorfa, la Centrale Termoelettrica e il Nuraghe Candelargius, che andranno ad affiancare la Chiesa di San Giovanni, la Necropoli is Loccis Santus, Medau is Loccis Santus, la Chiesa di Santa Maria di Palmas, il Castello di Palmas, il Nuraghe Palmas, le Trincee sotterranee e Batterie della Seconda Guerra Mondiale, e la Postazione panoramica Matzaccara.
I monumenti saranno visitabili gratuitamente il pomeriggio del sabato 25 dalle ore 15.30 alle ore 19.00 e la domenica 26 dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle ore 19.00. Nei siti del “Medau” di Is Loccis Santus, della chiesa di Palmas saranno inoltre allestite delle suggestive mostre.
Per la visita dei siti archeologici si suggerisce abbigliamento e scarpe comode.
Il coordinamento generale della rete di Monumenti Aperti è affidato come sempre all’Associazione culturale Imago Mundi. La promozione, la comunicazione e la didattica sono realizzate in collaborazione con il Consorzio Camù.
Nelle stesse giornate la manifestazione sarà anche ad Arbus e nei Comuni del Basso Campidano.
LE NOVITÀ’
Rupe Antropomorfa: nelle vicinanze della necropoli, sulla strada che porta al Medau di Is Loccis Santus, nei pressi della località di Crabonaxia, percorrendo un vecchio sentiero si arriva ad un costone roccioso, dove si staglia un’imponente rupe che ha la forma di volto umano. L’enigmatica rupe, di cui non si conosce l’origine, se sia stata scolpita dalla natura o dall’uomo, è detta anche “la sfinge”nel linguaggio popolare. È raggiungibile a piedi, oppure a cavallo mediante alcuni maneggi del posto che organizzano le escursioni anche in occasione di Monumenti Aperti.
Centrale Termoelettrica Santa Caterina: in località Santa Caterina, a un centinaio di metri della statale 126 Iglesias - Sant’Antioco sorge la centrale termoelettrica di Santa Caterina. La centrale entrò in funzione nel 1939, con capacità di produzione di 120 kwh, ed era alimentata dal carbone estratto dalla vicina miniera di Serbariu. Fu costruita, principalmente, per servire le zone minerarie e per integrare gli altri impianti idroelettrici e termici, ai quali era collegata. L’esercizio della centrale venne a cessare dal 1963, fino alla definitiva chiusura nel 1965.
Nuraghe Candelargius: il nuraghe prende il nome da un “medau” adiacente, Is Candeargius si trova nella località Palangiai, nei terreni gestiti dalla cooperativa Agrifoglio. È uno dei pochi nuraghi costruiti in pianura e non in collina. Si possono scorgere nelle adiacenze del nuraghe tracce di altre costruzioni, che presumono l’esistenza di un vero e proprio villaggio nuragico. Per anni è rimasto nascosto sotto la fitta vegetazione, ma da quest’anno l’Amministrazione Comunale, in accordo con l’Ente Foreste, ha intrapreso un’azione di pulizia del sito per consentirne la visita per la manifestazione Monumenti Aperti.
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